Bajazette, suo figlio, divenne il padrone dell’impero. I Veneziani non tardarono a ratificare con esso l’accordo fatto con suo padre. Però durante il suo regno recò gravi danni ai Veneziani. Una congiura dei grandi della Porta gli fece porre la corona imperiale sulla testa di suo figlio, il quale temendo un qualche cangiamento lo fece avvelenare.
In tal modo dunque l’anno 1512, Selino cominciò il suo regno. E non pago ancora, fece andar a morte due suoi fratelli, otto suoi nipoti, ed altrettanti bassà, che pur reso gli avevano grandi servigj in più occasioni. Formidabile in guerra, battè i Persi, disfece varj piccoli Principi, ed uccise il sultano d’Egitto presso ad Aleppo in Siria. Tante vittorie riportate da un monarca sì feroce, atterrirono i principi Cristiani, i quali parve che alfine si risvegliassero dal vergognoso letargo sì nocevole alla cristianità tutta. Per ultimo dopo un grande scorazzar di corrieri, sulla fine di marzo 1515, in una campagna aperta dell’Austria inferiore, presso il castello di Traustmandorff si unirono all’imperator Massimiliano, e Udislao II re d’Ungheria, e Sigismondo I re di Polonia, e Lodovico I re di Boemia per concertare in un congresso fra loro il modo d’interessare tutta l’Allemagna, la Ungheria, la Polonia e la Boemia alla comune difesa, ed innalzare un argine alla dilatazione delle conquiste Ottomane. L’Italia tutta se ne rallegrò assai, sperando di ottener da quella unione la sua permanente salvezza. E tale si fu la fama sparsa da per tutto di questa famosa dieta, che Selino stesso se ne spaventò grandemente, e volle essere informato di ogni cosa.
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