Possa egli godere per lungo corso d’anni del residuo de’ suoi privilegi, che forma il principale oggetto della felicità della sua vita.
Relazione delle Feste
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A S. M. FEDERICO IV
re di danimarca e di norvegia 1
Verso la fine dell’anno 1708 il governo di Venezia venne a sapere col mezzo del suo ambasciatore a Vienna il Cavalier Lorenzo Tiepolo, che Federico IV re di Danimarca e di Norvegia era in viaggio per l’Italia, e che intendea di passar qualche tempo a Venezia. La posizione tanto lontana di questi regni non offriva veruna corrispondenza, nè verun rapporto d’interessi colla repubblica: nondimeno il cuor de’ Veneti esultò per gioja all’udire che potrebbesi ammirar da vicino un Re, cui la fama annunziava essere dalla Providenza destinato a fare la felicità de’ suoi sudditi, a divenir l’esempio de’ monarchi, e ad eccitare l’ammirazione universale. Non erano scorsi che nove anni, da che egli era asceso al trono; pure potevasi credere che lo fosse da un secolo. Quantunque sotto il regno del defunto suo padre una specie di gelosia gli avesse chiuso l’ingresso al Consiglio, nondimeno, allorchè nel 1699 prese in mano le redini del governo, la sua applicazione al travaglio, e la sua intelligenza negli affari produssero grandissimi vantaggi in ogni ramo della pubblica amministrazione. I suoi talenti guerrieri ebbero occasione di comparire sulla scena negli avvenimenti dell’anno 1700; e s’egli fosse stato secondato da’ suoi alleati il Czar Pietro I, e Augusto Re di Polonia, come lo fu il suo avversario dall’Inghilterra e dall’Olanda, non sarebbe stato costretto di far la pace.
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