Le belle sere d’estate, egli è una vera delizia il montar in gondola colla sua famigliuola, e l’andar a diporto lentamente per il Canal Grande, ove spirasi un salubre fresco, e dove gli occhi si pascono del superbo spettacolo di tanti begli edifizj che lo circondano. Aggiungeva una volta piacere l’incontro frequente di alcune serenate, che potevansi a sua voglia seguire per ogni dove. Tutto questo fece immaginare di stabilir dei giorni permanenti per incontrarsi in molto numero a prendere il fresco; e da ciò ne derivò quel corso di gondole, appunto come in terra-ferma fassi quello delle carrozze. Simili corse acquistarono esse medesime il nome di Fresco, e divenne uno spettacolo degno di figurare nella gran festa dell’Ascensione, in questa del Corpus Domini, ed in altre, e di essere anche offerto alla venuta in Venezia di qualche principe. Oltre il piacere che aveasi a questo Fresco, esso era di somma utilità, poichè un tale esercizio rendeva sempre più destri od animosi i giovani gondolieri colle loro frequenti tenzoni e disfide, nelle quali consolidavansi in quella forza e in quelle cognizioni tanto necessarie alla sicurezza nostra. Facevasi questo Fresco, o sia tali corse, entro uno spazio chiuso tra due rive, come per esempio nel canal di Murano, in quello della Giudecca, e in quello più ristretto del Corpus Domini, affinchè la gente ch’era a piedi, potesse anch’essa godere ed insiem rallegrare lo spettacolo. Lo spirito di speculazione che in tutto si mischia, contribuiva in questo caso moltissimo a rendere più dilettevole la scena, giacchè scorgeansi sui margini doppie file di scranne, sulle quali si assideva quantità infinita di persone d’ambi i sessi, vestiti con varietà e garbo.
| |
Canal Grande Fresco Ascensione Corpus Domini Venezia Fresco Fresco Murano Giudecca Corpus Domini
|