E qual altro pittore mai fuor di Tiziano, avrebbe potuto dipingere oltre i settanta anni que’ quattro Evangelisti ed i quattro Dottori della Chiesa, che separati ciascuno in otto ovali, ci rapiscono, ed esaltano l’immaginazione anche degli stessi professori, per quei tratti franchi e sicuri? Arrestiamoci particolarmente su quel San Matteo, in cui al nostro pittore piacque di trasmetterci il proprio ritratto. Possa quest’immagine venerabile servir di modello al ritratto da esser posto sopra un monumento degno di sì grand’artista, già le tante volte progettato senza effetto, benchè sempre più desiderato!
Festa per il trionfoSULLA LEGA DI CAMBRAY.
Ogni anima virtuosa e sensibile deve aver ammirato i nobili sforzi de’ Veneziani e que’ tratti veramente eroici del lor patriottismo, quando nel 1380, ridotti a contendere per le spiaggie di Malamocco, privi di ogni comunicazione colle Colonie, costretti a cedere all’Austria l’unica loro provincia del Continente, seppero nondimeno col coraggio e colla fermezza difendere la Capitale, vincere e fugare i loro implacabili nemici, che avevano provocata la guerra, formate alleanze, giurata la loro rovina, vo’ dire i Genovesi. Fu quello il fine della memorabile lotta fra le due nazioni, il cui odio reciproco erasi manifestato per lo spazio di varii secoli con un accanimento inaudito. La Repubblica di Venezia ferma ne’ principii, immutabile nel Governo, concorde ne’ consigli, saggia nell’amministrazione, tranquilla in casa propria, potè riparare ben presto alle sue perdite, far uscire da’ suoi porti nuove flotte per acquistar nuove ricchezze e possedimenti novelli sul mare, e mettersi in istato di dilatare il suo impero sul continente tostochè l’occasione favorevole fosse giunta.
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