Lacerata Creta dalle mine de’ Turchi, ed entrato per le breccie il nemico in città, egli rincorrò gli atterriti capitani, i piangenti cittadini, i soldati fuggitivi: punì di verga, chi consigliata avea la fuga. Solo e vecchio opponendo se stesso qual muro di ferro ai nemici, li tagliò a pezzi, li fugò, e in una sola città restituì al Veneto Dominio il regno di tutta l’isola. Non so, se il Romano Metello, o il Veneto Luigi più acconciamente onorare si debba del titolo di Cretese. Quegli soggiogò il regno, questi lo conservò; quindi dal Senato e dal popolo di Creta ebbe in dono una medaglia d’oro ed una di rame. Mentre carico di trionfi stava per ricevere la palma, morì l’anno 1554 ai 7 di ottobre.
Luigi e Pietro procuratori di san Marco, fatti commissarii nel di lui testamento, al grande loro zio piangenti posero.
Sotto la Statua rappresentante la Fortezza.
Presa della Fortificazione a mezzaluna.
III. Luigi Mocenigo II, procuratore di san Marco; invitto capitano e salvatore, rinforzò nella forma di mezzaluna questa parte perduta più volte, e più volte ricuperata; e del nome Mocenigo, quasi cielo, la ricoperse l’anno del Signore 1649, affinchè la vittoria non più rifuggisse presso la luna de’ Turchi, ma dessa, ch’erasi in addietro come la luna ecclissata, si raccogliesse sotto il medesimo cielo Mocenigo, entro la primiera orbita della propria felicità.
L’Università di Creta. D. l’anno del Signore 1650.
Sotta la Statua rappresentante la Prudenza.
Presa della Fortificazione Vitturi.
IV. Pel valore non meno che per la prudenza di Luigi Mocenigo sostenitore della bellica gloria, viene scoperta e dischiusa una sotterranea casamatta di pietra in questo baluardo Vitturi.
| |
Creta Turchi Veneto Dominio Romano Metello Veneto Luigi Cretese Senato Creta Pietro Marco Statua Fortezza Fortificazione Mocenigo II Marco Mocenigo Turchi Mocenigo Università Creta Statua Prudenza Fortificazione Vitturi Luigi Mocenigo Vitturi
|