Non è questo che un informe abbozzo delle principali circostanze della regata; festa unica e propria soltanto della nostra città. L’unione dei tanti differenti oggetti proprj tutti ad interessare, l’accozzamento e la concordia di tante e tanto varie passioni acconce tutte ad esilarar l’anima, formano un insieme, di cui la descrizione più pittoresca e più energica non varrebbe a darci una sufficiente idea. Egli è in oltre certo, che chi volesse tentare di dar altrove, fuorchè a Venezia, una regata, non offrirebbe che una debole e forse ridicola imitazione; ciò sarebbe quasi il voler recitare un dramma eroico sopra una scena sparuta, e priva di tutti gli accessorj indispensabili non meno all’azione, che all’illusione; o piuttosto sarebbe un somigliare a quello sconsigliato pittore, che pretendesse con una sola figura senza attributi e senza movimento, rappresentar sulla tela una storia compiuta.
INDICE DELLE FESTE
contenute nel volume sesto.
Festa per la vittoria ai Dardanelli
— per la conquista della Morea
— marittima, chiamata Regata.
Fine del Volume Sesto.
ed ultimo.
EPITOME
delle cose più importanti descritte nei sei volumidi quest’opera
(I Vol.)
Festa per la fondazione della città di Venezia.
Origine della Repubblica di Venezia (402). — Saggezza e concordia del suo primitivo reggimento. — La popolazione si aumenta de’ profughi italiani, che salvasi dal furore degli Sciti e de’ Goti (410). — E più ancora, per l’arrivo degli Unni in Italia (452). — Orribili imprese e morte di Attila. — Fatti di Genserico.
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