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      La debolezza non mi accorda di scrivere d'avvantaggio. Cessate d'inquietarvi, la mia febbre diminuisce, i suoi accetti sono di breve durata; mi annunziano una vicina convalescenza. Partite amabile amico, partite poiché voi lo dovete. Il mio cuore conterà tutti i momenti della vostra assenza; i miei voti vi seguiranno per tutto, né cesserò giammai di reiterarvi le prove dell'amor mio e della mia tenerezza. Addio.
     
      Edoardo non poté vedersi vicino a lasciar milord Revell, senza dargli dei contrassegni della più tenera riconoscenza. Le carezze commossero il cuore sensibile del Conte. Egli gli parlò sopra la condotta che doveva tenere al campo, gli vantò gli onori che l'attendevano alla fine della campagna, sicuro del suo ristabilimento alla corte. Edoardo, poco penetrato in quel momento delle grazie del re, ma estremamente sensibile all'amicizia di Milord, lasciò cader delle lacrime, e gettandosi fra le braccia di questo generoso amico:
      Ah padre mio,
      gli disse "le vostre bontà mi saranno elleno inutili? Dopo ch'io respiro, voi avete degnato occuparvi della mia sorte; io vi devo tutto. Oserò io confessarlo? Tanti benefizi non bastano per rendermi felice. Perdonatemi quest'espressioni, che potrebbero farmi comparire ingrato. Ah! non lo sono certamente, giammai non lo sarò; ma perdendo la speranza di vivere con lady Sara, e di ottenere la di lei mano, ho perduto l'attaccamento ad ogni altra spezie di bene. Che vale la grandezza, le ricchezze, le dignità? L'avida ambizione le segue, l'orgoglio ne gode, e sovente il cuore se ne disgusta.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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