Lady Alderson fissò la sua partenza lo stesso giorno scelto da questa dama, col disegno di far credere ch'ella l'accompagnava sino al porto dove doveva imbarcarsi.
La vigilia del giorno in cui le speranze di Edoardo e di Sara furono sì crudelmente deluse, milord Alderson aveva data a sua figlia una ricca cassetta contenente i diamanti di sua madre, quantità d'altre gioie ed altri effetti preziosi, e due mila ghinee, delle quali ella doveva impiegare una porzione l'indomani all'occasion del suo matrimonio. Lidy si disponeva a trasportare questa cassetta, quando la sua padrona l'arrestò
Non convienediss'ella "ad una figlia sventurata, forzata di fuggire dalla casa paterna, di riguardare come propri dei doni che non le sono stati fatti con l'intenzione di aiutarla a sostenere una fuga vergognosa. Niente qui m'appartiene, e non ho più diritti a de' beni de' quali merito essere privata".
Lidy, confusa da questo discorso, aveva di già fatto passare il danaro a Londra, ma non ardiva confessarlo. Lady Alderson riunì quanto le restava della somma annuale destinata al suo mantenimento ed ai suoi piaceri; ella si trovò da circa cinquecento lire sterline, e per tre volte altrettanto in gioie, in ori e in argenti, ch'ella possedeva per proprio uso. Questo fu quanto ella si fe' lecito di asportare da una casa dov'ella abbandonava la speranza della più gran fortuna. Pronta a partire, sentì un dolore estremo, pensando che forse più non rivedrebbe suo padre. Vero è che in lui trovata non aveva quella tenera indulgenza e quelle dolci carezze che cambiano un rispetto imposto dall'educazione in un'amicizia viva e riconoscente, in una stima decisa.
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