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      Restò un mese assente, ritornò ad Alderson affettando un dolore estremo per la morte di sua figliuola, dolore, diceva egli, che lo condurrebbe al sepolcro. Le fece fare dei funerali pomposi; mise la sua casa e lui stesso in un lutto profondo. Lady Sara fu teneramente pianta per lungo tempo. Milord Revell vide con indifferenza una finzione ch'egli trovava bassa e ridicola. Non si curò di distruggere l'errore della provincia; ei riservava questa cura piacevole ad Edoardo. Lady Albury, prevenuta da milord Alderson, guardò il secreto; così alcuno non dubitò della morte di lady Sara.
      Arrivata questa a Londra, scrisse ad Edoardo; sapeva egli ch'ella doveva andarvi, ma ignorava la ragione che l'aveva obbligata di antecipare un tale viaggio. Ella avrebbe voluto partecipargliela, ma le difficoltà che le si presentavano per ispiegarsi sopra un tale soggetto, le fecero differire di giorno in giorno una confidenza sì interessante. Le di lei occupazioni nel suo ritiro erano le medesime che al castello di Alderson. Edoardo sempre presente al suo pensiere riempiva tutti i suoi momenti, e le faceva perdere il sovvenire di quelle tristi idee, ch'ella era forzata a soffrire nel domicilio paterno.
      L'amore è la sola passione che basti per soddisfare pienamente il nostro cuore. Padrona essa assoluta dell'anima, insensibilmente ne bandisce tutto ciò che può essere a lei straniero. Ci scordiamo, in amando, se esistano altri oggetti, oltre quello della nostra affezione. L'estensione dell'universo sembra diminuire agli occhi nostri, e noi fissiamo lo sguardo unicamente su quell'oggetto in cui si concentrano i nostri desideri.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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