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      Restò per lo spazio di due ore senza conoscenza alcuna, e non fu richiamata alla vita che dalla violenza de' dolori reiterati ed acuti. Tanti affanni e tante commozioni avevano prevenuto il tempo in cui doveva naturalmente sentirli. Io venni al mondo in questo fatal momento; la mia nascita inasprì i suoi tormenti; i miei gridi primieri si meschiarono coi gemiti del di lei cuore; ella gl'intese, e penetrarono sino al fondo dell'anima sua dolente:
      Ah sventurata fanciulla!
      esclamò ella "tu non pronunzierai giammai il dolce nome di padre!"
      Dopo quest'istante, ella s'indebolì maggiormente; ella guardava un pensieroso silenzio, e non lo rompeva che per esprimere la sua profonda tristezza; tutto la importunava; ella ributtava con ripugnanza gli alimenti che le erano presentati. Il suo cuore, chiuso ad ogni sorte di consolazione, le rendeva le attenzioni che le venivano rese, insopportabili; faceva segno con la mano agli astanti perché si allontanassero, e quando le donne che la servivano la lasciavan sola, la sentivano dare un libero corso a' suoi pianti, e ripetere mille volte il nome di Edoardo:
      Egli non vive più,
      diceva ella "egli è estinto: Dio! egli è estinto! Non mi sente! Mai più mi sentirà! Egli è sparito, sparito per sempre! Edoardo non si presenterà giammai a' miei sguardi! La sua anima è passata nel soggiorno celeste!"
      La costituzione delicata di lady Alderson la rendea incapace di resistere lungo tempo a un dolore sì tenace; il suo sangue si accese, una febbre ardente la mise ben presto in un pericolo estremo.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





Edoardo Dio Alderson