La sua debolezza e le sue lacrime la costrinsero ad arrestarsi.
Milord Revell vivamente commosso, ringraziò lady Sara della fiducia di cui l'onorava; le promise, le giurò di rendere felice la sorte di una figliuola già cara al di lui cuore. Allora ella suonò; Lidy, sguendo gli ordini che aveva ricevuti, mi portò, mi presentò a Milord; egli mi prese fra le sue braccia, e stringendomi al di lui seno, reiterò piangendo le promesse che fatte aveva a mia madre, e bagnando ella il mio volto di lacrime:
Ah! mia figlia,
esclamò "che tutte le potenze del cielo veglino sopra di te! Alla mancanza delle grandezze che dovevano essere il tuo appannaggio, possa tu ottenere il dono di un cuor pacifico e virtuoso." Facendo indi sortir dalla camera Lidy, che mi teneva fra le braccia, prese una lettera che custodiva nel suo scrittoio, e la consegnò, aperta com'era, a milord Revell, pregandolo d'inviarla a milord Alderson tosto ch'ella fosse spirata.
La sua giusta indignazionediss'ella "terminerà forse colla mia vita; ho creduto nulladimeno dover fare a mio padre una confessione, che potrebbe un giorno esser utile alla mia figliuola." Gli fece indi rimettere le chiavi di tutto quel che le apparteneva, e staccandosi dal collo un nastro da cui pendeva il ritratto di Edoardo, l'avvicinò alle sue labbra, lo baciò con ardore, ebbe il tempo di consegnarlo al Conte, e spirò nell'istante medesimo.
La prima attenzione di milord Revell, dopo la morte di lady Sara, fu di spedire la lettera al di lei padre; la sigillò; non volle aggiungere niente del suo, ma pregò Lidy d'istruire l'antico suo padrone della morte di sua figliuola, lo che fu esattamente dalla buona donna eseguito.
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