Il suo sembiante, divenuto in un momento sì fosco, sembrò rischiararsi a poco a poco. Si volse verso di me, mi fece una spezie di scusa della sua distrazione.
Voi mi avete fatto sovveniremi disse "di una persona la cui memoria mi è odiosa; la vostra fisonomia è somigliante alla sua; io desidero che il cielo non vi abbia destinata a condurvi come quella, e che vi preservi dalle sue debolezze." Noi continuammo la nostra passeggiata, e Milord m'interrogò per la prima volta sopra il tempo in cui aveva perduto i miei genitori, sopra gli accidenti che mi privarono de' miei beni, e sopra il rango e la condizione di mio padre.
Istruita di quello che io dovea rispondere, poteva riuscirmi facile di soddisfarlo, senza tradirmi; ma poco costumata a nascondere la verità, esitai; il mio imbarazzo si mostrava sino dal suono della mia voce, e cercava allontanar la conversazione di un soggetto dal quale la sincerità del mio cuore si sentiva ferita. Milord rientrò più presto di quello che a mio credere si aveva egli proposto; col pretesto di un po' di stanchezza, e di voler riposarsi, mi lasciò assai bruscamente.
Io mi credei perduta. Mistriss Hammon e Lidy pensarono egualmente ch'egli mi priverebbe ben presto de' suoi favori; ciò non ostante all'ora del pranzo vennero a dirmi, giusta il consueto, ch'ei mi attendeva. Non ho veduto nel di lui contegno cambiamento veruno, ma mi parlò meno, e mi osservò d'avvantaggio. Quello che dovea rendermi più grata al di lui cuore, me ne allontanò maggiormente; lo trovava sovente freddo e serioso.
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Milord Hammon Lidy
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