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      Uno sguardo meno severo, una sola espressione tenera ed amorosa con cui vi compiaceste onorarmi, mi sarebbe più cara del riacquisto de' beni miei; chiamatemi vostra figlia, permettetemi di darvi il nome di mio padre, e mi crederò pienamente felice."
      Egli volea di nuovo respingermi:
      No, no, voi non mi fuggirete:
      esclamai "il mio cuore vi è per sempre attaccato. Ah! non mi allontanate dalla vostra presenza, non mi sbandite dalla vostra casa; qualunque sia il titolo che voi vorrete accordarmi, contenta di restar vicina a voi vi rispetterò come padre, vi servirò come padrone se voi l'esigete."
      Se l'oppressione del mio cuore non avesse infiacchita la voce, avrei parlato più lungamente. L'agitazione dell'animo rendeva Milord immobile, e non gli permetteva d'interrompermi; scoppiò in fine; egli si staccò dalle mie braccia, e prendendo quel tuono terribile, che faceva tremare quei sventurati la cui sorte da lui dipendeva:
      Giovine audace,
      esclamò egli "ardisci dirti del sangue mio? E se tu lo fossi... trema, paventa la giusta punizione della tua menzogna, della tua arditezza. Chiamarti mia figlia? Io? Eh! Chi sei tu? vile rifiuto può essere..."
      Ma perché rammemorarmi un momento sì doloroso, sì umiliante! Ah! madama, con quanta inumanità fui trattata! Arrossisco ancora sovvenendomi delle espressioni di quell'uomo duro e artifizioso; esse mi provarono troppo ch'egli mi credeva sincera, ma che l'odio suo per i miei congiunti si estendeva sino a me.
      Egli fece chiamare mistriss Hammon, l'interrogò di un tuono imperioso, rilevando che Lidy era nella di lui casa; la domandò, la caricò di minaccie, le diede i nomi i più duri, ci rimproverò a tutte tre una macchinazione infame, formata di comune consenso per ingannarlo; ei non volle niente udire in discolpa; trattò i discorsi loro d'imposture, di vili immaginazioni, di bugie inventate col disegno colpevole di oscurare la memoria di Sara, di stabilire la mia fortuna e la loro a costo della perdita della di lui riputazione.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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