Obbligata di seguitare la padrona in Irlanda, ella mi diede sempre delle sue nuove, e continuò a darmi delle prove della sua amicizia. Oh quanto avrei desiderato di poterla ricompensare! ma quando mi sono trovata nel caso di farlo, intesi con estremo dolore ch'ella era passata all'altra vita.
Io ritornai a Londra in una situazione crudele. Siamo ben infelici, madama, quando alcuna speranza non si offre più alla nostra immaginazione; se non fosse che una speranza lontana, incerta, essa trattiene almeno i nostri desideri, ci lascia almeno la dolcezza di formar dei progetti, e di lusingarci un avvenire meno dispiacevole.
Tosto che mi vidi ridotta nella fatale estremità a cui il mio destino mi aveva ridotta, pensai a diminuire a Lidy il peso del nostro mantenimento, e di occuparmi com'ella per le giornaliere occorrenze, ma quella intelligenza che mi aveva fatto acquistare senza pena dei talenti piacevoli mi abbandonò quando trattavasi d'impiegarla in operazioni triviali; le mie dita sì abili a scorrere la tastiera di un gravicembolo sceglievano con poca industria le varie sete necessarie al ricamo; mi scordava ad ogni istante le più piccole cose di cui veniva istruita; l'avversione che io aveva per le compagne del mio lavoro, mi rendeva quell'esercizio ancor più insopportabile.
Al mio ritorno da Oxford mistriss Mabel consigliò a Lidy di cercarmi collocamento presso di una dama della Corte, o con qualche ricca particolare.
Molte signorediceva ella "desidererebbero una giovine come questa, propria e civile, per accompagnarle in pubblico e capace di divertirle in privato.
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