Questa stravaganza del mio destino mi fu sì sensibile, che cadendo sopra una sedia mi abbandonai alle lacrime, senza potere spiegare a monsieur Burnet la causa di un movimento che doveva a lui comparire sì straordinario.
Lidy, penetrata da un sentimento simile al mio, gli fece noto, che la casa di miledy Lindsey non poteva offrirmi un asilo conveniente alle mie circostanze, e che forti ragioni m'impedivano assolutamente di accettarlo. Monsieur Burnet mostrò un dispiacere infinito di non potermi esser utile come sperava, e senza dimostrare un'indiscreta curiosità si ritirò mal contento forse della cura inutile a cui il di lui buon cuore l'aveva impegnato.
Sir James arrivò un istante dopo; io era in piedi quando egli entrò, col volto nascosto nel seno di Lidy, e piangevamo tutte due egualmente; la mia positura, le mie lacrime, quelle di Lidy diedero dell'apprensione al Baronet; non tardò a domandare il motivo della nostra afflizione, convenne cedere alla di lui importunità, rendergli conto delle attenzioni di monsieur Burnet, e del dispiacevole inconveniente che si opponeva al loro effetto, e finalmente delle ragioni che io aveva di evitare l'incontro di milord Alderson.
Lungi di consolarmi di un avvenimento che m'inquietava, sir James s'irritò contro Lidy, e l'accusò di darmi delle false idee de' di lui sentimenti; indi a me volgendosi:
Avreste voi preferitomi disse "una dura schiavitù, uno stato basso e servile alle offerte reiterate di un tenero amante? La vostra ingiusta prevenzione v'inganna, e mi dispera.
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