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      Ah! non vi è,
      le disse "ah! non vi può essere al mondo un uomo più felice di me; ma il destino che non ha mai cessato di meschiare qualche amarezza nei pochi momenti di gioia che mi ha accordati, mi sforza di rompere il corso a' miei deliziosi istanti. La necessità di ritrovarmi domani di buon mattino alla corte mi sforza di partire questa sera per Londra."
      Feci a quest'annunzio un movimento che indicava la mia sorpresa.
      Voi troverete qualche cosa di stravagantemi diss'egli "nella mia condotta; mia cara amica, dolce mia sposa, anima dell'anima mia, vi supplico, vi scongiuro, siate tranquilla sull'amor mio, sulla mia fede, sarò a voi di ritorno... domani, sì domani, prima del tramontar del sole. L'affare che mi chiama alla capitale è per me della più grande importanza. È lungo tempo che istruir vi doveva di tutto quel che riguarda lo stato mio, il mio decoro, il mio nome; non l'ho fatto sin'ora perché occupato unicamente dal desiderio di possedervi, e dal timore di perdervi ho trascurato tutte le cose del mondo, e quelle che dopo voi dovevano interessarmi; tutto vi narrerò; al mio ritorno saprete chi sono; saprete quel ch'io doveva essere, se non vi avessi preferito a tutto il genere umano... Ma attendete, non ho cuor di lasciarvi nell'oscurità, nell'orgasmo, durante le poche ore della mia assenza; prendete," mi disse presentandomi un pacchetto di fogli piegati, ma non sigillati "eccovi una narrazione in forma di lettera a voi addirizzata; con questo mezzo parlerò con voi, benché da voi lontano; voi leggerete con Lidy; spero che l'una e l'altra sarete della mia sincerità satisfatte.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





Londra Lidy