Arrivata al mio nuovo alloggiamento, mistriss Roberts venne a farmi una visita, mi presentò le persone che fermate aveva per il mio servigio, e m'istruì delle incombenze alle quali erano respettivamente destinate; la pregai di restar meco a cena, ma ella se ne dispensò, e mi lasciò, quando mi si fe' intendere che avevano dato in tavola. Sir James sortì con lei, dicendomi politamente, ma con una spezie d'indifferenza studiata e politica, che ritornerebbe il giorno seguente a ricevere i miei ordini, e sapere se le sue prime attenzioni erano riuscite a norma de' suoi desideri.
Io mi affrettai di cenare, avendo bisogno di riposarmi. Sperava godere un poco di libertà, abbandonarmi al riposo o alle mie riflessioni; ma appena cominciai a trattenermi con Lidy, che un piccolo romore si fece intendere. La porta del mio gabinetto si aprì, sir James comparve alla mia vista, e mi vidi costretta a dargli de' momenti che mi sarebbe stato più dolce passarli sola.
Il gusto e la magnificenza del Baronet aveano cambiato un'abitazione comoda, ma semplice, in una dimora allegra ed aggradevole; niente avea trascurato; due parterres smaltati di mille colori confinavano con una vasca d'acqua assai grande: vi avevano gettato una quantità di pesci per procurarmi il piacere della pesca; una uccelliera riempiuta di vaghi augelli si trovava alla fine di un viale; e una superba muta di cavalli napolitani mi procurava il comodo di scorrere qua e là per visitar le delizie di que' contorni: Confesso il vero, mi piacque infinitamente questa solitudine amena; vi trovai gli agi e la tranquillità che mi rendevano contenta a Oxford.
| |
Roberts James Lidy James Baronet Confesso Oxford
|