Io gli feci rimarcare che un uomo attempato ed una donna bene adornata stavano dentro i vetri dirimpetto di noi, e mostravano attentamente osservarci; egli alzò gli occhi, ma le due persone si ritirarono immediatamente, chiusero le cortine, e alzandole di quando in quando continuarono ad esaminarci; noi cambiammo di sito, non facendo alcun caso della loro curiosità. Sir James partì la sera medesima con disegno di ritornar ben tosto, e di trovare un pretesto per rivedermi avanti la fine del viaggio.
Per la sua assenza rimanendo io padrona di me medesima, feci offrire a mistriss Roberts tutti que' soccorsi che da me poteano dipendere, e m'informai regolarmente del di lei stato. Prima del suo accidente le genti del mio servizio avevano qualche relazione con i suoi domestici; ma siccome vi andavano più sovente, si trattenevano anche con maggiore familiarità, e ben presto ne vennero a delle scambievoli confidenze.
Una delle mie donne m'istruì che mistriss Roberts era figlia di un gentiluomo assai ricco; la sua tenerezza per un giovine cappellano del conte di Sommerset le fece un torto infinito; perdendo l'amicizia del di lei padre, tutto sacrificò al piacere di unirsi a colui ch'ella amava; cinque anni dopo il suo matrimonio, monsieur Roberts morì. Il conte di Sommerset, penetrato dalla situazione della vedova sventurata, continuò a somministrare le cento ghinee ch'egli pagava a suo marito. Morto il Conte, qualche anno dopo, senza fare alcuna disposizione, mistriss Roberts si credette una seconda volta privata d'ogni soccorso, ma ella trovò un nuovo appoggio nella sorella del Conte; questa dama compassionevole e generosa non solamente la mise in possessione di una picciola terra, di cui la rendita poteva bastare ai di lei bisogni, ma le fece fabbricare l'abitazione ove io era attualmente, e quella ancor più comoda e più spaziosa, che occupava ella stessa.
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