Io non sono né arditale dissi alzandomi "né accostumata a tollerare un tale linguaggio; prego Miledy di assicurarsi che in questa casa milord Danby non è conosciuto né da me, né da quei che mi servono; di perdonarmi se ritirandomi la lascio in libertà di riflettere sopra la durezza delle sue espressioni e l'inganno de' suoi giudizi."
M'innoltrai verso la porta determinata a sortire, quando la cameriera di Miledy si avvicinò a me arditamente e mi arrestò dicendomi:
Badate, Miss, badate alle vostre espressioni; la dama che voi vedete è miledy, duchessa di Rutland...
Miledy Rutland!
replicai cadendo sopra una sedia, e respirando appena. Vidi in quel momento terribile il mio matrimonio scoperto, le speranze di sir James perdute, e tutti i suoi progetti distrutti; ma se mi conoscevano, perché parlarmi di milord Danby? Questo è quello che non poteva comprendere.
Mi pare, Miss,
disse ridendo la Duchessa "che il mio nome vi abbia posta in una spezie di costernazione; comprendo che la mia vista non vi è aggradevole per alcun titolo, ma tranquillatevi: portandomi a visitare mistriss Roberts, un capriccio in cui né l'amore, né la gelosia vi hanno preso parte, mi fece entrar qui; vi consiglio di bandire la vostra inquietudine; non disturberò la dolcezza di un'unione che parmi non vi dispiaccia; sarei mortificata d'interrompere le soddisfazioni di James; egli vi avrà probabilmente istruita che le nostre convenzioni non gl'impongono la minima soggezione."
Queste parole raddoppiarono il mio imbarazzo.
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