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      Tutto il rispetto che ho per voi, non può contenere l'espressioni del mio giusto risentimento."
      Io era ancora a ginocchio, il capo appoggiato sopra Miledy; ella mi abbracciò, s'inoltrò verso Lidy, le parlò, fece chiamare Bridget, e domandò le sue genti.
      Il mio primo disegno era di partir con voi,
      mi diss'ella "ma sono qui venuta per mistriss Roberts, e ho delle ragioni per passare ancora qualche momento con lei; voi, mia cara, anderete a Londra accompagnata da questa giovine, che parmi sia da voi ben veduta; Bridget vi seguirà; ella vi condurrà in una casa dove verrò quanto prima a raggiungervi; cessate di piangere, calmate il vostro cuore, contate sopra la mia amicizia, siate certa delle mie più tenere attenzioni; fate che la vostra sventura non vi degradi nel vostro spirito; voi non siete colpevole."
      Penetrata da tanta bontà, stava per rispondere, quando Bridget comparì. La Duchessa mi fece segno di tacere.
      Uno stravagante abbaglio, una rassomiglianza di nomi mi rese assai ingiusta:
      ella disse "scopersi in miss Jenny una giovane di qualità di cui, malgrado l'apparenza, i costumi sono irreprensibili ci siamo ingannati; so tutto. V'incarico di condurla presso mistriss Morice; servitevi della mia carrozza, io mi servirò della sua: trattate Miss con attenzione e rispetto, raccomandatela da parte mia a mistriss Morice, ch'ella sia considerata come me medesima." Mi prese indi per la mano, discese meco, mi abbracciò innanzi a tutta la di lei gente, diede loro i suoi ordini di un'aria ridente e contenta; montai nella di lei vettura.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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