; mi consigliò di ricordarle le sue generose offerte, e di rianimare le sue tenere disposizioni a mio riguardo con un dettaglio delle mie passate e della presente mia situazione.
Mistriss Palmer si era incaricata di farmi sapere se la Duchessa si trovava ancora a Londra. Nella supposizione che questa dama fosse partita, ella doveva informarsi del luogo ove potrei inviarle una lettera e rendermene avvisata. Passarono dieci giorni senza ch'io ricevessi notizia alcuna da mistriss Palmer; mi fu finalmente recata una di lei lettera, che accompagnava le cose a me appartenenti, e che aveva a lei affidate; ciò che da essa rilevai raddoppiò i miei rammarichi; mi scrisse che miledy Rutland, dopo un soggiorno di sei settimane alla Corte, era partita per ripigliare il corso ordinario de' suoi viaggi nelle differenti provincie del regno; non avendo alcuna sicurezza dell'ordine e dei tempi del suo passaggio da un luogo all'altro, non era possibile d'indovinare la sua situazione. Mistriss Palmer mi consigliava di addirizzar le mie lettere in Iscozia, da dove sarebbero inviate a Miledy; mi diceva inoltre che milord Danby vicino a partire per l'Allemagna, era caduto pericolosamente ammalato. Il di lei marito ed egli persuasi erano l'un l'altro ch'ella favorita avesse la mia fuga; ma Milord, temendo forse di trovarla troppo informata, e di eccitarla a pubblicare il suo secreto, aveva espressamente proibito a Palmer di molestarla a questo soggetto; ella terminava la di lei lettera avvisandomi con dispiacere ch'ella non sarebbe più in caso per qualche tempo di avvanzarmi nuove informazioni, dovendo imbarcarsi incessantemente per l'Irlanda, ov'ella e sua madre portavansi a riscuotere una considerabile eredità.
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