L'amico generoso le di cui intenzioni hanno prevenuti i miei desideri, e sorpassate le mie speranze, non avrebbe goduto delle sue beneficenze se avesse trovato in me delle ingratitudini o dell'indifferenza. Imitate il mio esempio, mia cara Jenny," continuò ella abbracciandomi "voi non siete più abbandonata, voi non potete dir più che questo universo non presenti alle vostre idee che una vasta solitudine, in cui dobbiate formare tremando dei passi incerti. Io vi perdono di pianger Lidy, ma la dovete voi pianger sempre? Perché ostinarvi a riguardar il passato piuttosto che rivolgere i vostri sguardi verso l'aggradevole perspettiva che vi si presenta? A che servono i vostri rimorsi sopra un avvenimento per il quale milord Danby deve arrossire? Avete voi qualche cosa a rimproverarvi? Voi piangete, cara Miss," soggiunse ella raddoppiando le sue carezze "voi non mi rispondete, e piangete; veggio che i miei discorsi non vagliono a persuadervi; la mia amicizia non può consolarvi, voi vi credete sì sventurata che vi sembra impossibile di scordarvi de' vostri disastri. Deh! che sarebbe di voi se l'amore meschiando il suo veleno a' vostri dolori ne raddoppiasse cento mille volte l'amarezza? Un perfido ingannatore ha abusato della vostra credulità, ma non della vostra fiducia: non fu una tenera inclinazione che vi fece prestar fede a' giuramenti di milord Danby; egli vi era indifferente, voi lo disprezzavate, voi l'odiavate, e i vostri sentimenti non hanno a suo riguardo variato; ma se voi l'aveste amato ed odiato nel tempo medesimo, se fuggendolo vi foste sentita ardere internamente per lui, se il legame che vi univa fosse stato caro al vostro cuore, se perdendo lo sposo, pianto aveste l'amante, se voi aveste sentito il crudel tormento d'amare, d'adorare un ingrato.
| |
Jenny Lidy Danby Miss Danby
|