Io era ingrandita, parve a lui di riconoscere in me delle grazie novelle; veggendolo restai nel primo istante sorpresa e confusa; la mia vista fece un eguale effetto sopra di lui; non potemmo al primo incontro parlarci, ma lessi negli occhi suoi che il di lui cuore mi amava sempre e mi distingueva, e che aveva per lady Sofia la medesima indifferenza. La sua presenza mi colmò di piacere; ciò non ostante l'attenzione con cui pareva considerarmi, le sue lodi, i suoi complimenti m'imbarazzavano; io arrossiva vedendolo cautamente indirizzarmi quei segni altre volte concertati e praticati fra noi; in luogo di rispondervi abbassava gli occhi, evitava i suoi sguardi che mi causavano un'emozione inquieta; durante qualche tempo non osai mostrargli che una politezza equivoca e riservata, che facilmente poteva interpretarsi per indifferenza.
Una sera egli scelse l'istante in cui lady Sofia era occupata; mi diede una lettera, e con aria seriosa e tenera mi pregò di leggerla con attenzione e di rispondervi con bontà.
Queste poche parole, il tuono col quale le pronunziò, l'espression de' suoi sguardi e la vista del foglio ch'egli mi presentava, mi cagionarono del turbamento e dell'agitazione Presi la lettera e la nascosi; quando fui sola, l'apersi con vivacità, e vi lessi queste parole.
LETTERA DI MILORD CONTE D'ANGLESEYA MISS ADELINE HYMORE
Se miss Adeline non avesse scordato un tempo ch'é presente alla mia memoria, se ella intendesse ancora il linguaggio degli occhi miei, come altre volte i suoi degnavano di parlarmi, non sarei forzato di ricordarle un'amicizia che sembra spenta nel di lei cuore, e che vive coll'antico ardore nel mio.
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Sofia Sofia Presi Adeline
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