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      'In quale stato ritrovo il mio amico sir James! Ma siete voi quello che mi ricerca? Siete voi che portate il nome di milord Danby?' Egli mi porse la mano, e debolmente stringendo la mia: 'Piacesse al cielo' mi disse 'che questo nome fatale non mi fosse stato giammai accordato, che giammai l'ambizione non mi avesse fatto accettare il titolo, cagione delle mie sventure e del mio rossore. Voi siete commosso, Milord, leggo nel vostro volto la compassione che i detti miei hanno destata nel vostro cuore. Caro amico, questi segni della vostra bontà per un ingrato aumentano la mia disperazione. Spero che la confessione sincera del mio trascorso mi farà meritare il vostro perdono, e potrà interessarvi in favore di una vittima innocente da me crudelmente sacrificata. Questa vittima... tremo nel dirlo, arrossisco nello svelarvi l'arcano, sì, questa vittima è la sventurata giovane per la quale faceste voi le veci di padre. L'apparato delle mie nozze non era che un'impostura, falso l'ecclesiastico che la sposò, falsi i testimoni che vi assistettero, falso il mio cuore che abusò della fiducia della fanciulla e della vostr'amicizia.'
      Inorridii a tale racconto, fremetti in segreto ad una tal confessione; ma veggendolo oppresso, non ebbi coraggio di caricarlo di que' rimproveri ch'ei meritava. Mi contentai di chiedergli, senz'alcuna apparenza di sdegno, qual fosse questa giovane sventurata di cui il nome non mi era mai stato noto.
      Non tardò egli a soddisfare alla mia domanda, m'istruì del vostro nome, della vostra nascita e delle vostre disavventure; mi parlò del cominciamento della sua passione per voi, della purità delle sue prime intenzioni durante il di lui soggiorno in casa di milord Clare, del viaggio ch'ei fece in Iscozia, della fatalità per cui vi aveva perduta di vista, del suo matrimonio con la duchessa di Rutland, e del dolore estremo ch'egli provò di non essere più libero, quando ritornato in Londra vi ritrovò accidentalmente nel parco; mi fece parte delle offerte fattevi per riacquistare la vostra amicizia, de' vostri rifiuti, e del disegno da lui formato di sottomettervi ad ogni costo; mi rese un conto fedele di quanto era passato in casa di mistriss Roberts, del progetto della duchessa di Rutland per farvi sparire, del coraggio e della violenza con cui vi ha fatto sortire dalla di lei carrozza, della malattia che avete sofferta, e finalmente della vostra fuga dalla casa di mistriss Palmer.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
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