Addio, cognata amatissima.
Ebbene, Miss,
disse la Contessa "che pensate voi? Comprendete voi bene l'intrinseco valore di questa lettera? Pare misteriosa, ma voi avete bastante intelligenza per comprenderne il fondo."
Io mi trovai sì confusa e sorpresa che non sapeva che risponderle; se ne accorse Miledy, non volle farmi arrossir d'avvantaggio; chiamò le sue donne, fece portare il tè, si passò ad altri propositi indifferenti, e più non mi parlò della lettera di suo cognato, aspettando forse il di lui ritorno per parlarmene con maggiore fondamento.
Eravamo allora alla metà dell'estate. Il nome di milord Arundel risuonava per tutta la Gran Bretagna. La truppa ch'ei comandava, invincibile sotto la sua direzione, s'impadronì di due importanti piazze, e ogni giorno era contrassegnato dai considerabili avvantaggi ch'ei riportava; ma il colmo della gloria del Conte fu una marchia sorprendente, un attacco vivo, non preveduto, che fe' stupir il nemico, e salvò dieci mille Inglesi in un posto male scielto, ove il terreno angusto e fangoso rendeva inutile il loro valore.
La fortuna costante delle nostre armi durante il corso di quella campagna, ne terminò di buon'ora le operazioni, e Milord ripassò il mare, avanti la fine di settembre. Ritornato in patria, andò a visitare la sua sposa; ella dimorava venti miglia distante da Londra in una terra deliziosa, provveduta di tutto ciò che poteva contribuire al miglioramento del di lei stato; la trovò intieramente ristabilita. Ella godeva di una salute perfetta, ma priva come prima di discernimento.
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