Lungi, lungi da me ogni ingiusta diffidenza, e se l'avvenimento risponde ai voti di Miledy, spero che un giorno..." non osai dir di più.
Continuate, continuate!
esclamò il Conte, cadendo a' miei piedi "questo è il primo momento in cui il mio cuore s'apre dinanzi a voi... e sarà l'ultimo, se la mia posizione non cambia. Deh! miss Jenny, profittiamo di questo momento felice; non arrossite di quel candore, di quella nobile semplicità con cui parevate disposta a rispondermi; parlate, ditemi francamente; se posso offrirmi a voi, degnerete voi d'esser mia?"
Sì, Milord,
ripigliai senza esitare "sì, vi acconsentirò; ma ciò non basta: prometto, giuro a milord Arundel di conservare tutto il tempo della mia vita la memoria della sua generosa tenerezza, di riguardarmi come una moglie eletta dal suo cuore, e che se il cielo non mi destina all'onore di essere un giorno la di lui compagna, giammai la mia mano sarà di un altro; adempirò la mia promessa, i miei impegni; la mia condotta giustificherà la vostra stima, porterò la mia riconoscenza sino al sepolcro, e vi discenderò degna di voi."
Il Conte partì soddisfatto del mio cuore; ed il mio si ritrovò come in un nuovo mondo.
Partito appena milord Arundel, una nuova avventura venne ad alterare la tranquillità di miledy d'Anglesey, e la mia. Mi credo obbligata, madama, di mettervi a parte di quest'aneddoto, perché mi pare non indifferente al corso della storia della mia vita.
La duchessa di Surrey, avanzata in età, ma estremamente amabile, era legata moltissimo in amicizia con miledy d'Anglesey: si compiacque di chiamarla sua figlia, e la riprendeva sovente per la sua ostinazione a non volersi rimaritare; aveva ella un nipote, figliuolo di una di lei sorella, divenuto capo della famiglia per la morte di suo fratello maggiore.
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