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      Miledy d'Anglesey rendeva a Milord un conto esatto di tutte le nostre azioni; si sforzava di divertirlo con dei racconti piacevoli, e, durante molti giorni, le feste che dava la Duchessa per celebrare il ritorno di suo nipote, fornivano il soggetto di una piacevole corrispondenza.
      Milord Arundel conosceva a poco presso milord Edmond, ma non era istruito dell'attuale sua posizione né della necessità in cui era di dipendere da sua zia. L'estrema negligenza di suo fratello maggiore, la di lui malattia, la cattiva amministrazione di quelli che reggevano i di lui beni, avevano sbilanciati gli affari della famiglia. Milord Clare doveva, quando morì, più di quello ch'ei possedeva. Il cadetto fu in necessità di rinunziare la successione ai beni del primogenito. Erede unicamente del titolo, non gli restava che la speranza nei soccorsi della Duchessa sua zia, che lo amava teneramente. Infatti ella si incaricò intieramente dello stato e della fortuna di suo nipote; ma volontaria e capricciosa gl'imponeva delle leggi, alle quali era forzato di sottomettersi suo malgrado.
      Di tutto ciò miledy d'Anglesey si compiaceva informare milord Arundel, ma dove ella si estese con più esattezza, e col brio naturale del suo spirito e della sua penna, fu nel dipingergli il carattere e i sentimenti di questo amabile viaggiatore.
      Voi conoscete personalmente, madama, milord Edmond. La lettera ch'egli da qui vi ha scritta, può darvi un'idea del di lui spirito; io vi dirò qualche cosa della sua persona. Non vi è al mondo uomo più amabile e più interessante di lui; i suoi occhi neri e vivaci, i lineamenti regolari e delicati del di lui volto, prevengono al primo istante in di lui favore.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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