Sofia aveva finito di penare e di vivere.
Sorpresa, commossa, non potei rispondere; delle lacrime involontariamente caddero da' miei occhi, lacrime eccitate, può essere, da' miei rimorsi, e interpretate da miledy d'Anglesey come un effetto naturale dell'umanità.
Finalmenteriprese ella "vedrò mio cognato contento, vedrò voi felice. Vado immediatamente a raggiungere Milord. Non ho mai voluto presentarmi alla sventurata Sofia; mi sovveniva di averla oltraggiata, e non doveva espormi a provocare i suoi sentimenti; ma ora che ha cessato di vivere, non posso dispensarmi dall'obbligo in cui mi credo di cercar ogni via di consolare un uomo che in questi momenti deve essere afflitto. Quando avrà egli adempito ai funesti doveri dell'attaccamento e dell'uso, lo condurrò ai piedi della mia cara Jenny." Mi abbracciò nuovamente, e un momento dopo partì.
Alla nuova di questo avvenimento preveduto ed atteso da molto tempo, doveva sentir veramente nel seno mio quella gioia che miledy d'Anglesey mi annunziava: ma rimasta sola, e facendo tutte le riflessioni che potevano contribuire a farmi credere felice, non ne trovai pur una che valesse a scuotere la mia indifferenza. Temetti per qualche tempo che l'immagine di Edmond si nascondesse ancora in qualche angolo del mio cuore; mi concentrai in me stessa, rinnovellai le passate mie riflessioni; mi assicurava sempre più che il nuovo foco erasi estinto in me con quella stessa facilità colla quale si era acceso.
Da che procedeva dunque la mia freddezza all'avvicinamento di un uomo che mi adorava?
| |
Anglesey Milord Sofia Jenny Anglesey Edmond
|