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      Compiango sir James:" egli riprese "fu amico mio, non lo è più al presente, non lo stimo, ma non lo odio; mi troverei più contento se la mia felicità non lo affliggesse. Egli crede che senza di me avrebbe toccato il vostro cuore con la sua perseveranza. Voi sapete, Miss, se ho mai cooperato a renderlo odioso. Come milord Danby potrebbe egli accusare un altro d'ispirarvi quel giusto risentimento che suscitò egli stesso nel vostro cuore?..."
      L'arrivo della duchessa di Surrey fe' cessare il ragionamento di milord Arundel.
      Otto giorni dopo partimmo tutti per Suttoncourt, ove dovevasi celebrare la doppia unione. Milord Edmond e Arundel davano colà a vicenda delle feste superbe. La gioia brillava sopra il volto delle persone invitate a godere de' nostri piaceri, ed io scancellato aveva dal mio cuore tutto ciò che poteva farmi risovvenire della mia passata tristezza. Determinata era ad abbandonarmi intieramente alla gioia; ma il destino, che cessato ancor non aveva di perseguitarmi, fece cambiare in un tratto l'apparato festoso in una scena lugubre.
      Trovandomi in giardino, vidi appressarsi un uomo che, tirando in disparte milord Arundel, gli presentò una lettera; la lesse Milord non senza qualche leggera commozione; dopo letta, la lacerò destramente, ne gettò i pezzi in una peschiera; parlò piano al portator della lettera, e ritornò ad unirsi alla compagnia con un'aria d'indifferenza che mi parve affettata.
      L'indomani alle ore otto della mattina Milord entrò nel mio appartamento; la di lui visita intempestiva mi sorprese, e giudicai che qualche cosa di straordinario doveva a me condurlo a quell'ora; non m'ingannai nella mia supposizione.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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