Pagina (10/395)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Però noi l'habbiamo dipinta al suo luogo co'l capo frà le nuvole, & con altre convenienti particolarità. Per havere poi le similitudini atte & convenevoli in ogni proposito è bene d'avvertire quel, che avvertiscono i Retori, cioè, che per le cose conoscibili si cercano cose alte, per le lodabili splendide, per le vituperabili vili, per le commendabili magnifiche. Dalle quali cose sentirà ciascuno germogliare tanta quantità di concetti nell'ingegno suo, se non è più, che sterile, che per se stesso con una sola cosa, che si proponga sarà bastante à dare guato & sodisfattione all'appetito di molti & diversi ingegni, dipingendone l'Imagine in diverse maniere & sempre bene.
      Nè io oltre à questi avvertimenti, li quali si potrebbono veramente spiegare con assai maggior diligenza, so vederne quasi alcuno altro degno di scriversi per cognitione di queste Imagini, le quali sono in vero ammaestramento nato prima dall'abondanza della dottrina Egittiaca, come fà testimonio Cornelio Tacito, poi ribellito & acconcio con il tempo, come racconta Gio. Gorocopio ne' suoi Ieroglifici, talmente, che potremo questa cognitione assimigliarla ad una persona sapiente, ma versata nelle solitudini & nuda per molti anni, la quale per andare dove è la conversatione si riveste acciò che gli altri, allettati dalla vaghezza esteriore del corpo, che è l'imagine, desiderino d'intendere minutamente quelle qualità, che danno splendidezza all'anima, che è la cosa significata, & solo era mentre stava nelle solitudini accarezzato da pochi stranieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
pagine 395

   





Retori Imagine Imagini Egittiaca Cornelio Tacito Gio Ieroglifici