In conformatione di ciò è la presente imagine, nella quale si dichiara la dolcezza delle parole con la melodia del suono, & la natura di chi volentieri si sente adulare con l'infelice naturale instinto del Cervo, il quale mostra ancora, che è timido, & d'animo debole chi volentieri porge gl'orecchi à gli Adulatori.
ADVLATIONE.
DONNA, con due faccie, l'una di giovane bella, & l'altra di vecchia macilenta, dalle mani le escono molte Api, che volino in diverse parti; & à canto vi sia un cane.
La faccia bella è indicio della prima apparenza delle parole adulatrici; & l'altra faccia brutta mostra i difetti dissimulati, & mandati dietro alle spalle, che chiamandoli per virtù fanno l'adulatione. L'api, secondo Eucherio, sono proprio simulacro dell'Adulatore, perche nella bocca portano il mele, & nell'occulto tengono il pungente aculeo, col quale feriscono molte volte l'huomo, che non se ne avvede. Il Cane con lusinghe accarezza chi gli dà il pane, senza alcuna distintione di meriti, ò demeriti, & alcune volte ancora morde chi non lo merita, & quello stesso, che li dava il pane, se avviene, che tralasci; però si assimiglia assai all'adulatore, & à questo proposito lo pigliò Marc'Antonio Cataldi Romano in quel Sonetto:
NEMICO al vero, & de le cose humaneCorruttor, cecità dell'intelletto,
Venenosa bevanda, e cibo infettoDi gusti, e d'alme sobrie, e menti sane;
Di lodi, di lusinghe, e glorie vaneVasto albergo, alto nido, ampio ricetto
D'opre, di fintion di vario aspettoSphinge, Camaleonte, e Circe, immane.
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