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      Et queste tre si facevano d'oro, & la Murale era con certi merli fatti à simiglianza delle mura, ove era asceso. La Castrense era fatta nella cima à guisa d'un bastione. La Navale haveva per ornamenti i segni de' Rostri delle Navi. Et questo è quanto bisognava scrivere in tal proposito per commodità de' Pittori.
     
      ANNO.
      HUOMO, di mezza età, co'l capo, il collo, la barba, & i capelli pieni di neve, & di giaccio. Il petto, & i fianchi rossi, & adorni di varie spiche di grano, le braccia verdi, & piene di più sorti di fiori, le coscie, & le gambe con gratia coperte di grappi, & frondi d'uve. In una mano terrà un Serpe rivolto in giro, che si tenga la coda in bocca, & nell'altra haverà un chiodo.
      L'Anno secondo l'uso commune comincia di Gennaio, quando il giaccio, & la neve sono grandissime, & perciò li si pone la neve in capo, & perche la Primavera è adorna d'ogni sorte di fiori, & herbe, & le cose in quel tempo fatte cominciano in un certo modo à svegliarsi, & tutti fanno più vivacemente le loro operationi, però se gl'adornano le braccia nel modo sopradetto.
      L'estate per esser caldi grandissimi, & le biade tutte mature si rappresenta co'l petto, & i fianchi rossi, & con le spighe.
      L'uve nelle gambe mostrano l'Autunno, che è l'ultima parte dell'anno. Il Serpe posto in circolo, che morde la coda, è antichissima figura dell'Anno, percioché l'Anno si rivolge in se stesso, & il pricipio d'un anno consuma il fine dell'altro, sì come per quel serpe ridotto in forma di circolo si rode la coda, onde Virg. nel secondo della Georg. così disse:


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Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
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