Dice Vitruvio, nel principio dell'opera sua, che l'Architettura è scienza, cioè cognitione di varie cognitioni ornata, per mezzo della quale tutte l'opere delle altre arti si perfettionano. Et Platone diceva, che gli Architetti sono soprastanti à quelli, che li esercitano ne gli artificij, talche è suo proprio offitio frà le altri d'insegnare, dimostrare, distinguere, descrivere, limitare, & giudicare, apprendendo l'altre il modo da essa. Però è sola partecipe de' documenti d'Aritmetica, & di Geometria, dalle quali, come ancor disse Daniel Barbaro ne' suoi Commentarij, ogn'artificio prende la sua nobiltà. Per questa cagione tiene la squadra, & il compasso, istromenti della Geometria, & i numeri, che appartengono all'Aritmetica si fanno intorno alla pianta d'architettura, che essa tiene nell'altra mano. L'archipenzolo, ò vero perpendicolo, ci dichiara, che il buono Architetto deve haver sempre l'occhio alla consideratione del centro, dal quale si regola la positione durabile di tutte le cose, che hanno gravità.
Et si dipinge d'età matura per mostrare l'esperienza della virili-
tà con l'attezza dell'opere difficili, & la veste di cangiante è laconcorde varietà delle cose, che diletta in quest'arte
all'occhio, come all'orecchio dilettano levoci sonore nell'arte musicale.
Le braccia ignude mostrano l'at-
tione, che fà all'Architettura ritenere il no-
me d'arte ò d'artificio.
ARITMETICA.
DONNA, di bello aspetto, nella destra mano tiene un Vncino di ferro, nella sinistra una Tavola imbiancata, & nell'estremo del vestimento vi sarà scritto PAR, & IMPAR. La bellezza sarà indicio della perfettione de' numeri, de' quali credevano alcuni Filosofi, che tutte le cose si componessero, & Dio, dal quale non può proceder cosa, che non sia perfetta, il tutto fece in numero, in peso, & in misura, & questo è il vero soggetto dell'Aritmetica.
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