Can., così noi guardando la bellezza nelle cose mortali, non molto potiamo alzarci à vedere quella pura, & semplice chiarezza, dalla quale tutte le chiarezze hanno origine, come benissimo disse Dante nel 13. del Par.
Ciò, che non muore, & ciò, che può morireNon è se non splendor di quella idea
Che partorisce amando il nostro Sire.
Non si potendo dunque vedere il vero principio di Bellezza, come non si può vedere Iddio, che è la perfettione, & la luce di tutte le cose, essendo tutto quello, che è in esso, la medesima essenza con lui medesimo, si dipingerà la figura nella detta maniera, significandosi per la mano, che si estende co'l giglio la bellezza de' lineamenti, & de' colori del corpo feminile, nel quale pare, che sia riposta gran parte di quella picciola misura di bellezza, che è participata, & goduta in terra, come habbiamo già detto di sopra. Nell'altra mano terrà la palla co'l compasso, per dimostrare, che ogni bellezza consiste in misure, & proportioni, le quali si aggiustano co'l tempo, & co'l luogo. Il luogo determina la bellezza nella dispositione delle Provincie, delle Città, delle Case, de' Tempij, delle Piazze, dell'huomo, & di tutte le cose soggette all'occhio, come colori ben distinti, & con proportionata quantità, & misura, & con altre cose simili, co'l tempo si determinano le armonie, i suoni, le voci, l'oratione, gli abbattimenti, & altre cose, le quali con misura aggiustandosi, dilettano, & sono meritamente chiamate belle; & come il giglio per l'acutezza dell'odore muove il senso, & desta gli spiriti, così medesimamente la bellezza muove, & desta gli animi ad amare, & desiderare di godere, per dare perfettione à se stesso, la cosa, che si conosce per la molta bellezza degna di consideratione, & di prezzo.
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