L'Huomo religioso mostra, che questo pianto, & questo dolore vuol essere mosso da cagione pia, & religiosa, acciò, che si possa dir atto di vera virtù,
non come il pianto di Democrito, il quale nacque dall'am-
bitione, & dal desiderio di parer il più sapien-
te, & il più meritevole di tuttigli altri.
QVARTA BEATITVDINE.
è la Fame, & la Sete della Giustitia.
Beati qui esuriunt, & sitiunt Iustitiam; cioè, che sono molto desiderosi del vivere virtuoso, & del ben oprare, di ministrare Giustitia à ciascuno, facendo opera, che gli empij siano puniti, & essaltati i buoni.
Si farà Donzella, che tenga un paio di Bilancie inegualmente pesando, vi sia un Diavolo in atto di volerle prendere, & essa con una Spada, che tiene nell'altra mano lo scaccia; il motto sarà: Esurientes implevit bonis, parole di Maria Vergine nella sua Canzone.
La Giustitia è una costante, & perpetua volontà di rendere à ciascuno quello, che gli si deve, però appartiene à questa Beatitudine tanto la sete della giustitia legale, che è bene evidentissimo, &, che abbraccia tutti gl'altri beni; quanto il desiderio di vedere esseguita quella, che si aspetta da' legitimi Tribunali, & così l'insegna Nostro Signore per virtù degna della beatitudine eterna. Le Bilancie notano per se stesse metaforicamente la giustitia, perche, come esse aggiustano le cose gravi, & materiali; così essa, che è virtù, aggiusta i beni dell'animo, & pon regola alle attioni esteriori dell'huomo. Nella Donzella si notano le qualità di quella giustitia della quale si deve haver fame, & sete; & si fà giovane, per mostrare, che non si deve aspettar la vecchiezza, & presto vuol essere posta in essecutione ove, & come bisogna.
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