Derisione è quando l'huomo prende in scherzo il male, & il difetto altrui, per proprio diletto sodisfacendosi, che il delinquente ne senta vergogna. Il cavar la lingua fuori della bocca (perche è atto deforme) facendosi alla presenza d'alcuno è segno, che se ne tiene poco conto; & però la natura l'insegna à fare a' fanciulli in questo proposito. La pelle d'Istrice, che è spinosa, mostra, che senz'arme il derisore, come l'Istrice medesimo, punge chi gli s'avvicina. Et perche il principale pensiero del derisore, è notare l'imperfettioni altrui; però si farà co'l dito nel modo detto. Le penne del Pavone si dipingono per memoria della superbia di questo animale, che stima frà tutti gl'altri se stesso bellissimo, perche non è alcuno, che rida de' mali costumi altrui, che quelli stessi non riconosca lontani da se medesimo. L'Asino nel modo detto fù adoprato da gli antichi in questo proposito, come ne fà testimonianza il Pierio Valeriano, & altri.
DESIDERIO VERSO IDDIO.
GIOVANETTO, vestito di rosso, & giallo, i quali colori significano desiderio, sarà alato per significare la prestezza con cui l'animo infervorato, subitamente vola à pensieri celesti, dal petto gli esca una fiamma, perche è quella fiamma, che Christo S. N. venne à portare in terra. Terrà la sinistra mano al petto, & il braccio destro disteso, il viso rivolto al Cielo, & haverà à canto un Cervo, che beva l'acqua di un ruscello, secondo il detto di David nel Salmo XLI. dove assomigliò il desiderio dell'anima sua verso Iddio al desiderio, che hà un Cervo assettato d'avvicinarsi à qualche limpida fontana.
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