La Divinatione fù attribuita ad Apolline, perche il Sole illustra gli Spiriti, & li fà atti à prevedere le cose future con la contemplatione delle incorrottibili, come stimarono i gentili, però noi Christiani dovemo con ogni diligenza guardarci da queste superstitioni.
DOLORE.
HUOMO, mezzo ignudo con le mani, & piedi incatenati, & circondato da un Serpente, che fieramente gli morda il lato manco; sarà in vista molto maninconioso. Le mani, & piedi incatenati; sono l'intelletto, con cui si camina, discorrendo l'opere, che danno effetto, & discorso, & vengono legati dall'acerbità del dolore, non si potendo se non difficilmente attendere alle solite operationi. Il Serpente, che cinge la persona in molte maniere significa ordinariamente sempre male; & il male, che è cagione di distruttione, è principio di dolore nelle cose, che hanno l'essere. Nelle sacre lettere si prende ancora alcune volte il Serpente per lo Diavolo infernale, con l'auttorità di S. Girolamo, & di S. Cipriano, li quali, dichiarando quelle parole del Pater Noster, Libera nos à malo, dicono, che esso è il maggior nostro male, come cagione di tutte le imperfettioni dell'huomo interiore, & esteriore.
DOLORE DI ZEUSI.
HUOMO, mesto, vestito di nero, con un torchio spento in mano, che ancora renda un poco di fumo, indicij del dolore, che nel cuore principalmente risiede. Sono necessariamente alcuni segni, che si scoprono nella fronte, come in una piazza dell'anima, dove esso cuore, come disse un Poeta, discopre tutte le sue mercantie, & sono le crespe, le lagrime, lo storcimento delle ciglia, & altre simili cose, che per questo effetto si faranno nella faccia della presente figura.
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