Il tutto racconta molto diligentemente il Pierio Valeriano. Però volendosi rappresentare una forza dall'altra superata si potrà fare con porre dinanzi à gli occhi la memoria di questi effetti, in quel miglior modo, che al pittore parerà, che possa dilettare, & star bene.
FORZA.
DONNA, robusta, con le corna di Toro in testa, à canto terrà un Elefante, con la proboscide dritta, perche volendo gli Egittij significare un huomo forte lo dimostravano con questo animale, come si legge in Oro Egittio al 2. libro de' suoi Hieroglifici. Le corna ancora, & specialmente di Toro mostrano questo medesimo, onde Catone presso à Cicerone nel lib. della Vecchiezza dice, che quando egli era giovane non desiderava le forze d'un Toro, nè d'un Elefante, prendendo questi due animali come più forti, & gagliardi de gli altri.
FRAGILITÀ.
DONNA, che in ciascuna mano tenga della cicuta, la quale è da Virgilio nella Bucolica dimandata Fragile, dicendo:
Hac te nos fragili donabimus ante cicuta.
alla quale poi si assomigliano le cose, che meno conveniente hanno il nome di Fragilità.
FRAGILITÀ.
DONNA, vestita di un sottilissimo velo, nella destra mano tiene un ramo di Tiglio, & con la sinistra un gran vaso di vetro sospeso ad un filo. Il Velo le conviene perche agevolmente si squarcia; il Tiglio da Virgilio nel lib. 2. della Georgica è dimandato Fragile, & il vaso di vetro sospeso dal filo non hà bisogno d'altra dichiaratione, per essere il vetro agevolmente bello, & facile à spezzarsi. Fragile medesimamente è il sesso feminile, & si deve dare ancora la corrispondenza di questo.
| |
Pierio Valeriano Toro Elefante Egittij Oro Egittio Hieroglifici Toro Catone Cicerone Vecchiezza Toro Elefante Virgilio Bucolica Fragile Fragilità Tiglio Velo Tiglio Virgilio Georgica Fragile
|