Vi si può ancora dipingere una Nottola, la quale vola irresolutissima, hor da una banda, hor dall'altra, come dice S. Basilio de constit. monast.
IGNORANZA.
DONNA, lasciva, co' capelli sparsi, & con gli orecchi d'Asino, il vestimento sarà di penne, le gambe, & i piedi di Leone, & le mani, simili a' piedi del Lupo.
Dimostrasi l'Ignoranza principalmente con la faccia di donna, & co' capelli sparsi perché, se bene l'huomo nasce universalmente con desiderio di sapere, & di fuggire l'ingnoranza, nondimeno avviene spesso, che dalla bellezza, & vaghezza feminile viene ritardato; & le faccie lascive ordinariamente sono indicio di poco sapere, come ancora mostrò Esopo, fingendo, che la Volpe, entrata in bottega di uno Statuario, & vedutoci un bel viso di marmo, non lo potè molto mirare, sovvenendole, che dentro non haveva nè scienza, nè cervello. Si dimostra il medesimo per gli orecchi dell'Asino, come animale detto trà gli altri communemente ignorantissimo; & gli Egittij per gli orecchi di questo animale solevano intendere servitù, la quale di sua natura non può durare molto lontano dall'ignoranza. Le membra ricoperte di penne significano, che l'ignoranza è cosa d'un ingegno leggiero, & instabile.
Le gambe, & piedi di Leone sono pigliati quasi sempre in mala parte ancora da gli Egittij, maestri di questo artificio, & significano fuga, rapina, codardia, & viltà, servendosi il Leone de' piedi à fuggir dal Gallo, picciolo, debole, & impotente animale, come la testa dell'istesso sempre significa grandezza d'animo, nobiltà, fortezza, & splendore; però nelle sacre lettere, & ne' Profeti si piglia il Leone per figura di Christo Signor Nostro molte volte, & alla volte ancora per figura del Diavolo, vile, & scelerato nostro inimico.
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