INFORTUNIO.
HUOMO, con una vestina di Taneto oscura, & di pianta di rovine di case, le giunga sino al ginocchio, con le braccia, le gambe, & piedi ignudi, senza cosa alcuna in capo, nella destra tenga un Cornucopia rivolto verso la terra, che sia vuoto, & nella sinistra un Corvo.
L'Infortunio, come si raccoglie da Aristotele, è un evento contrario al bene, che l'huomo per conseguire s'adoperava, & però si dipinge la veste sparsa di rovine con le braccia ignude. Il Cornucopia rivolto, & i piedi scalzi dimostrano la privatione del bene, & d'ogni contento, & il Corvo è uccello di male augurio, & vi si dipinge, perche spesse volte un tristo avvenimento è presagio di qualche maggior male soprastante, & si deve credere, che vengano gli infelici successi, & le rovine per Divina permissione, come gli auguri antichi credevano, che i loro augurij fossero indicio della volontà di Giove. Quindi siamo ammoniti à rivolgerci dal torto sentiero delle attioni cattive, al sicuro della virtù, con la quale si placa l'ira di Dio, & cessano gli infortunij.
INGANNO.
HUOMO, vestito d'oro, & dal mezzo in giù finiranno le sue gambe in due code di Serpente, tenendo in mano un bel ramo fiorito, nel quale siano alcune panie con alcuni uccelli inviscati; à canto haverà una Pantera, con la testa frà le gambe. Ingannare è il far cosa spiacevole ad alcuno sotto contraria apparenza; però hà imagine di sembiante humano, & vestito d'oro, ma finisce in coda di Serpente, mostrando in prima faccia l'inganatore bontà, & cortesia per allettare i semplici, & invilupparli nell'orditura delle proprie insidie, come la Pantera, che occoltando il capo, & mostrando il dosso, alletta con la bellezza della pelle varie fiere, le quali poi con subito empito prende, & divora.
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