La Magnanimitą č virtł, che consiste in una nobile moderatione d'affetti, & si trova solo in quelli che, conoscendosi degni d'esser honorati da gli huomini giudiciosi, & stimando i giudicij del volgo contrarij alla veritą spesse volte, nč per prospera fortuna troppo s'innalzano, nč per contraria si lasciano sottomettere in alcuna parte, ma ogni loro mutatione con egual animo sostengono, & abhorriscono far cosa brutta per non violar la legge dell'honestą.
Si rappresenta questa donna bella, con fronte quadrata, & naso rotondo, ą simiglianza del Leone, secondo il detto di Aristotele de Fisonomia al cap. 9.
Vestesi d'oro, perche questa č la materia atta per mandare ad effetto molti nobili pensieri d'un animo liberale, & magnanimo. Porta in capo la corona, & in mano lo Scettro, perche l'uno dimostra nobiltą di pensieri, l'altro potenza d'esseguirli, per notar, che senza queste due cose č impossibile essercitare magnanimitą, essendo ogni habito effetto di molte attioni particolari. Si dimostra la Magnanimitą esser vera dominatrice delle passioni vili, & larga dispensatrice delle facoltą per altrui beneficio, per propria gloria, & per universale applauso.
Al Leone da' Poeti sono assimigliati i Magnanimi, perche non teme questo animale le forze de gli animali grandi, non degna esso i piccioli, č impatiente, de' beneficij altrui largo rimuneratore, & non mai si nasconde da' cacciatori. Questa figura versa le monete senza guardarle, perche la Magnanimitą nel dare altrui si deve osservare, senza pensare ad alcuna sorte di rimuneratione, & di qui nacque quel detto: Da' le cose tue con occhi serrati, & con occhi aperti ricevi l'altrui.
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