È scapigliata per dimostrare, che i malevoli non allettano gli animi à benevolenza, anzi si fanno abhorrire come peste, che infetti le dolci conversationi, il che dichiara il Basilisco, che solo con lo sguardo gli huomini avelena. La magrezza poi, è effetto del continovo rammarico del bene conosciuto in persona del prossimo.
Le Ortiche come à questa figura, così ancora convengono alla Maldicenza, perche come l'Ortica punge, lasciando dolore senza ferita, così il Maledicente non pregiudica nella vita, ò nella robba, ma nell'honore, che à pena si sà quel, che si sia, secondo alcuni Filosofi, & pur cuoce, & dispiace à tutti sentirsi offeso dove si scopra pur un poco questo particolare interesse.
MANSUETUDINE.
DONNA, vestita d'oro, con un Elefante à canto, sopra del quale posi la destra mano.
L'Elefante, nelle lettere de gli antichi Egittij, perche hà per natura di non combattere con le fiere meno possenti di esso, nè con le più forti, se non è grandemente provocato, dà grande indicio di mansuetudine ancora perché, caminando in mezzo di un armento di pecore, che le vengono incontro, si tira da banda, acciò che imprudentemente non le venissero offese, & porta tanta osservanza à così deboli animali, che per la presenza loro, quando è adirato, torna piacevole, & trattabile, oltre à ciò riferisce Plutarco, che se qualche peregrino, caminando per deserti, habbia perduta la strada, & s'incontri nell'Elefante, non solamente non è offeso, ma è ridotto alla via smarrita.
MANSUETUDINE.
DONNA, di matronale aspetto, con habito lungo, & ampio, tenga frà le braccia, in atto di accarezzare, un picciolo, & mansueto Agnello.
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