PIACERE HONESTO.
VENERE, vestita di nero honestamente, cinta con un Cingolo d'oro, ornato di gioie, tenendo nella destra mano un freno, & nella sinistra un braccio da misurare.
Per significare il piacere honesto Venere vien chiamata da gli antichi Nera, non per altra cagione, secondo, che scrive Pausania nell'Arcadia, se non perche alcuni piaceri da gli huomini si possono pigliare copertamente, & honestamente di notte, à differenza degli altri animali, che ad ogni tempo, & in ogni luogo si fanno lecito il tutto.
Dipingesi co'l Cingolo, come è descritta Venere da Homero in più luoghi dell'Iliade, per mostrare, che Venere all'hora è honesta, & lodevole, quando stà ristretta dentro à gli ordini delle leggi, significate da gli antichi per quel Cingolo; e di più gli si dipinge il Freno in mano, & la Misura perche ancora dentro à i termini delle leggi i piaceri devono essere moderati, & ritenuti.
PIACERE.
GIOVANETTO, di sedici anni, vestito di drappo verde, la veste sarà tutta fiorita, con un Corsaletto dipinto di varij colori, per cimiero porterà una Sirena, nella mano destra tenendo molti ami legati in seta verde, & nella sinistra haverà uno scudo ovato, & dorato, dentro al quale sarà dipinta una Meta di marmo mischio, co'l motto, Huc omnia. Col numero di xvj. Notavano gl'Egittij il piacere perche in tal anno cominciano i giovani à gustarlo, come racconta il Pierio, dove ragiona de' numeri.
Il Corsaletto dipinto mostra, che un huomo dedito a' piaceri, ogni cosa impiega à tal fine, come chi porta il Corsaletto, il quale solo doverebbe servire per difendere la vita, & così dipinto serve per vaghezza, & lascivia, & così l'huomo di solazzo vorrebbe, che ogni gran negotio terminasse ne' piaceri, & nelle delicatezze del vivere.
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