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      Terrà in una mano il Pennello, & nell'altra la tavola, con la veste di drappo cangiante, la quale le copra i piedi, & a' piè di essa si potranno fare alcuni istromenti della Pittura, per mostrare, che la Pittura è essercitio nobile, non si potendo fare senza molta applicatione dell'intelletto, dalla quale applicatione sono cagionate, & misurate appresso di noi tutte le professioni di qual si voglia sorte (non facendo l'opere fatte à caso, quantunque perfettissime alla lode dell'Autore, altrimente, che se non fossero sue). Si dipinge questa imagine molto bella, &, che la bellezza noti nobiltà, si vede, perche: l'una, & l'altra è perfettione, & l'una, & l'altra è degna d'Imperio; & secondo il detto di Homero ambedue piacciono, & dilettano, muovono, & innamorano, ma l'una, che è corporale, primieramente i sensi, l'altra, che è intellegibile l'intelletto; anzi non pure sono simili, ma l'istesse riputate da molti Filosofi, & volgarmente si suol credere, che dove sono belle qualità del corpo vi sieno per lo più quelle dell'animo, & dove è bellezza vi sia nobiltà.
      I Capelli della testa si fanno neri, & grossi, perche stando il buon Pittore in pensieri continovi dell'imitatione della natura, ò dell'arte, in quanto dà prospettiva, & è oggetto dell'occhio, & per questo bisognandogli quasi continovamente havere per la fantasia tutti gli effetti visibili della natura, viene per tal cagione à prendere molta cura, & maninconia, che genera poi adustione, come dicono i Medici, dalla quale naturalmente ne gli huomini con molti altri questo particolare accidente si produce.


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Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
pagine 395

   





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