Però disse S. Gregorio Nazianzeno la Povertà essere un viaggio, che molti viaggi impedisce, & molte attioni, & procura sciogliersi i nodi co' denti perché, come si dice trivialmente, La Povertà fà l'huomo industrioso, & sagace. Onde disse Teocrito à Diofante La Povertà sola esser quella, che suscita l'arti, perche è stimolo significato in quell'animaletto, che noi chiamiamo Scaravaggio.
POVERTÀ.
DONNA, pallida, & furiosa vestita di nero, come dice Aristofane nella Comedia chiamata Pluto.
La Pallidezza si pone perche dov'è povertà è carestia delle cose da vivere, & ove queste mancano, fanno perdere il colore, & lo spirito.
Si fà Furiosa, overo in atteggiamento di pazzia, perche tutte le parole, & le attioni d'un povero, sono riputate pazzia, nè più si dà fede à lui, che ad uno insensato.
Il Color nero, perche è nuntio di morte, & di cose spiacevoli, ci dà ad intendere, che la Povertà è cosa fastidiosa, difficile, luttuosa, & miserabile.
POVERTÀ
Il Doni.
DONNA, distesa sopra rami d'alberi secchi, con alcuni pochi stracci d'intorno.
I Rami secchi mostrano l'essere d'uno, che vive al Mondo in povertà, che non è stimato buono, non potendo far frutto da se medesimo, se non per ardere, cioè per adoperarsi in tutti i bisogni à capriccio dell'industria altrui; però à tutti pericoli della Republica, à tutti i travagli del Regno, à tutti gli aggravij della Città, subito si sottopongono i poveri, con grandissimi pericoli della vita. Et però Virgilio disse nel primo della Georgica:
Duris urgens in rebus egestas.
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