Et, se bene non è ufficio suo vendicarsi, havendo detto Iddio, Mihi vindictam, & ego retribuam, deve nondimeno gridar continovamente con quelle parole, Domine vim patior, responde pro me, ut confundantur, & revereantur qui volunt mihi mala.
Tiene la mano sinistra stesa sopra il petto, per segno dell'integrità della coscienza propria, il che dimostra ancora la palma della mano diritta elevata co'l foglio scritto, che da essa pende, perche finalmente non è cosa occolta, che non si riveli, & la fama de gli huomini da bene lacerata dalle lingue malvagie vien al fine approvata con scritture autentiche, cioè con testimonij, che la rendono purificata, & immortale.
QVIETE.
DONNA, che stia in piedi sopra una base di Figura Cubica, con la man destra sostenga un Perpendicolo. La Figura Cubica, come riferisce Platone, secondo il parere di Timeo Locrense, discepolo di Pitagora, il quale imparò la dottrina sua in gran parte de gli Egittij, significa la Terra, che con difficoltà si muove, per esser nel luogo suo proprio, che è il centro dell'Universo, & riposandosi quietamente si dimostra per cagione della sua quiete, & venendo questa principalmente, & immediatamente mostrata, à ragione si potrà dire, che il Cubo significhi quiete, & riposo, stando egualmente posato in tutti i modi, & movendosi con difficoltà.
Il Perpendicolo, ci dimostra, che la quiete, & il riposo di tutte le cose è il fine, & la perfettione di esse; ma, perche non possono mantenersi in quiete nè pure gli Elementi semplici, che non hanno compositione, anzi, che si generano, & corrompono per lo mantenimento de' composti, li quali medesimamente si compongono, & risolvono di continuo, & ne' cieli, che sono incorrottibili vediamo chiaramente un perpetuo moto, quindi è che, non conoscendo noi realmente la quiete, diciamo essere il cessare del moto, il quale non potendo giustificare co'l senso, andiamo imaginando con l'intelletto; & perche della quiete noi parliamo in rispetto dell'huomo, il quale è misura di tutte le cose, diremo all'hora esso quietarsi quando i suoi moti del pensiero, & dell'attioni sono regolati, & retti in modo, che dirittamente vadino à ferire al lungo della quiete sua, che è l'altra vita apparecchiata a' Beati, per quietarsi eternamente, come il Perpendicolo, che è grave, & fuori del suo luogo naturale, stà dirittamente pendendo per arrivare muovendosi naturalmente al punto imaginato dell'Orizonte, ove è la sua quiete.
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