QVIETE.
DONNA, d'aspetto grave, & venerabile, sarà vestita di nero, che porti seco qualche segno di Religione, sopra all'acconciatura della testa vi starà un nido, dentro del quale si veda una Cicogna tutta pelata per la vecchiezza, la quale si riposa nel nido, & è nutrita dalla pietà de' Figliuoli.
La vera quiete, è impossibile, come habbiamo detto, poterla ritrovar compita in questo mondo. Con tutto ciò un certo cessar da' negotij d'importanza per menare vita senza pensieri, che mantengono con ansietà la mente si dimanda volgarmente Quiete; & è solo un lasciar altrui per attendere à se stesso; & però è molto riprensibile nel consortio de gli huomini, & nel viver politico privarsi di quella felicità, che viene dal giovamento, che sentono i parenti, & gli amici dall'opra d'un Cittadino, utile alla sua patria, se non si fà per cagione di Religione, la quale sola merita, che si lasci da banda ogni altro interesse; & però si dipinge detta Figura in habito religioso, grave, & venerabile, non essendo ogni huomo atto à seguitar con lode tal sorte di vita, che hà bisogno d'intero giudicio, & di salda intentione, notata nell'aspetto del viso, & nella compositione del corpo, come racconta Aristotele nel lib. di Fison.
Il Vestimento nero, mostra la fermezza de' pensieri, & la quiete della mente, non essendo atto questo colore à pigliar de gli altri, come si è detto altrove.
Ancora dimostra, che l'huomo, che attende alla propria quiete è oscuro appresso al Mondo, non si rendendo famoso nel superar le difficoltà della vita con utile del prossimo.
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