Il Rancore, è passione, che si hà con desiderio di castigare quelli a' quali si desidera male celatamente, aspettando i tempi, & le occasioni opportune; & è fomentata dall'Accidia, però allontana l'animo dal ben fare, & dal giovare à noi stessi, & altrui principalmente.
È vestita del color della ruggine; perché, come la ruggine consuma à poco à poco il ferro, così parimente il Rancore consuma la vita dell'huomo.
Le Fiamme di fuoco dipinte nel vestimento, dimostrano il desiderio di nuocere altrui.
Il Serpe attaccato alla Mammella, significa, che ella fomenta il veleno continovamente intorno al core.
L'istesso mostra la Pallidezza, & il Dolore, perche il Rancore mai si quieta, nè prende allegrezza, finché non viene à fine di nuocere à chi desidera.
La Spada ignuda nella destra mano, c'insegna la deliberata volontà di nuocere. Et la mano alla Cintola, l'Accidia, la quale, infragidandosi nell'otio, applicando l'animo il più delle volte indiscretamente à quello, che non capisce, fabrica in se stessa cattivi concetti de' Principi, de' Tribunali, della giustitia, & di tutte le attioni particolari de gli altri, interpretandole con animo corrotto à suo modo, dal, che sentendosi poi fomentata concepisce una certa rabbia, la qual non potendo sfogare piglia nome, & natura di questo, che dimandiamo Rancore.
Nasce medesimamente il Rancore dall'ira, la quale, ritenuta nel core, molte volte genera l'Apostema nell'Anima, che infistolisce, & corrompe la sincerità delle virtù, rimanendone essa tutta ripiena di cattive semenze, & di veleni, che l'infettano.
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