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      Però si dipinge elevata da terra con la Luce, che le scende nel viso, dimostrando, che sia il Sapiente staccato co'l core da gli affetti terreni, & illuminato dalla Divina Gratia, &, che chi la ritrovava, senza confondersi frà la finta sapienza de gli sciocchi, ritrova la vita, & ne conseguisce la salute.
     
      SAPIENZA.
      È Commune opinione, che gli Antichi nell'imagine di Minerva con l'Uliva appresso volessero rappresentare la Sapienza, secondo il modo, che era conosciuta da essi, & però finsero, che fosse nata dalla testa di Giove, come cosa conosciuta per molto più perfetta (non sapendo errare in cosa alcuna) di quel, che comporta la potenza dell'huomo; & fingevano, che havesse tre teste, per consigliare altrui, intender per sé, & operare virtuosamente, il che più chiaro si comprende per l'Armatura, & per l'Asta, con le quali si resiste agevolmente alla forza esteriore d'altrui, essendo l'huomo fortificato in se stesso; & si giova à chi è debole, & impotente, come si è detto in altro proposito.
      Lo Scudo con la Testa Medusa, dimostra, che il Sapiente deve troncare tutti gli habiti cattivi da se stesso, & dimostrarli insegnando à gl'ignoranti, acciò che li fuggano, &, che si emendino.
      Il Ramo dell'Uliva, dimostra, che dalla Sapienza nasce la pace interiore, & esteriore, & però ancora interpretano molti, che il Ramo, finto necessario da Virgilio all'andata di Enea à i campi Elisij, non sia altro, che la Sapienza, la qual conduce, & riduce l'huomo à felice termine in tutte le difficoltà.


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Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
pagine 395

   





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