Però giudicaro gli antichi, che si dovesse adoperare per memoria del Silentio.
SILENTIO.
Marciano.
UN Giovanetto, che si tenga il dito indice alla Bocca, in atto di far cenno, che si taccia, che nella sinistra mano tenga un Persico con le Foglie. Questo frutto fù dedicato ad Arpocrate, perche il suo arbore hà le foglie simili alla lingua humana, & i frutti simigliano al core, & manifestandosi per la lingua quello, che è nel core, spesse volte con grandissimo pregiudicio si manda à memoria in questo modo il prezzo, & lo studio del Silentio. Però si scrive, che Minerva, Dea della Sapienza, scacciata da sé la Cornacchia, uccello loquace, & ciarliero, non dovendo l'huomo prudente perdere tempo in molte parole vane, ma tacendo considerare le cose, & dirne poi solo quello, che è necessario.
Si fà Giovane, perche ne' Giovani principalmente il Silentio è segno di modestia, & effetto virtuoso, seguitando l'uso de gli antichi, che dipingevano Arpocrate giovane, con l'ali e co'l viso di color nero, perche il silentio è amico della notte, come dicono i Poeti.
SILENTIO.
DONNA, con una Benda legata attraverso del viso, che le ricopra la Bocca.
È sentenza di Macrobio, che la Figura di Angerona, con la Bocca legata, & suggellata, insegni, che chi sà patire, & tacere, dissimulando gli affanni, li vince al fine facilmente, & ne gode poi vita lieta, & piacevole.
SILENTIO.
L'Ariosto.
NÈ mi par di dover tralasciare i versi del Ariosto, che dicono:
Il Silentio va intorno e fà la scorta,
Hà le scarpe di Feltro e 'l Mantel bruno
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